I Briganti di Capalbio
Residence in Maremma
Soggiornando nella nostra Struttura, vi troverete al centro della Maremma Tosco-laziale, ad 1 ora d’auto potrete visitare a Sud, Civita di Bagnoregio, nella Tuscia, ed a Nord Massa Marittima in Toscana passando tra i paesi più belli della Maremma come Gradoli, Bolsena, Montefiascone, Viterbo, Tuscania, Tarquinia, Pitigliano, Manciano, Saturnia, Sorano, Sovana, Montemerano, Magliano in Toscana, Scansano, Grosseto, Puntala, Castiglione della Pescaia, Alberese, Porto Santo Stefano, Porto Ercole e Capalbio.
Potrete visitare il Parco Nazionale dell’Uccellina con i suoi percorsi trekking, canoa, mountainbike, cavallo e carovana, le terme di Saturnia e di Vulci, Il giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle e le aree archeologiche di Tarquinia, Vulci, Ansedonia e Roselle.
Il Brigantaggio in Maremma
Il diciannovesimo secolo, per la Maremma, rappresenta forse il periodo più buio della sua storia.
E’ durante questo secolo, infatti, che prende vita il fenomeno del brigantaggio. Era prassi in quei tempi, che i malviventi si dessero alla macchia. Impenetrabile e ricca di numerosi anfratti e grotte, la macchia mediterranea maremmana forniva una fitta rete di nascondigli ideali per chiunque voleva sottrarsi alle forze dell’ordine.
Fu così, infatti che per un intero secolo, numerosi briganti ebbero modo di perpetrare impuniti, rapine, estorsioni ed omicidi. Alcuni, istituirono addirittura una sorta di tassazione per i proprietari terrieri ed i possidenti dell’epoca i cui proventi, in piccola parte, venivano utilizzati per fornire cibo alle popolazioni più povere che in cambio assicuravano protezione e copertura ai banditi.
I banditi più noti dell’epoca furono Fumetta, Bustrenga, Marintacca, Biscarini, Pastorini, Basilietto, Biagini, Bettinelli, Fioravanti e Tiburzi.
Il più famoso di tutti, però, è stato senza ombra di dubbio Domenico Tiburzi che da 1872 al 1896 impose la sua Legge nei territori della bassa Toscana e dell’alto Lazio.
Giardino dei Tarocchi
Parco Naturale della Maremma
Popolato da una moltitudine di animali selvaggi, uccelli rarissimi e branchi di cavalli maremmani e vacche maremmane che pascolano allo stato brado, il Parco dell’Uccellina è considerato l’emblema stesso della Maremma. Percorso da numerosi sentieri che arrivano fino al mare, può essere visitato in mountain byke, a cavallo, in canoa e facendo trekking.